Il 2022 ha visto i nostri ricercatori impegnati nello studio di 7 importanti patologie e il coinvolgimento in nuove attività rivolte agli studi clinici.
Ecco alcuni dei risultati più significativi.
La nostra ricerca si concentra sui meccanismi di resistenza delle cellule tumorali alla chemioterapia. Cerchiamo trattamenti in grado di ritardare o invertire questa resistenza, esplorando nuove combinazioni di farmaci antitumorali e sostanze che influenzano il metabolismo cellulare. Il nostro obiettivo è migliorare l'efficacia terapeutica e perfezionare la prognosi, cercando anche possibili spie di malattia (marcatori) per guidare la scelta della terapia più efficace.
Per valutare l'efficacia della terapia in corso, affianchiamo gli ospedali per monitorare costantemente i livelli di aspariginasi nel sangue dei pazienti. Questo monitoraggio consente di individuare tempestivamente reazioni immunitarie avverse e, se necessario, passare a terapie alternative già disponibili. Nel caso dei bambini, regoliamo attentamente le dosi dei farmaci durante la terapia per migliorare la loro qualità di vita.
Abbiamo condotto approfondite analisi su centinaia di molecole al fine di individuare quelle potenzialmente attive per il trattamento del timoma. Inoltre, per ampliare la comprensione di questo raro tumore toracico e creare una base per la sperimentazione di nuove strategie terapeutiche, abbiamo messo a punto un database completo, che raccoglie dati clinici, genetici e biologici, dei pazienti affetti da questa rara patologia, provenienti da tutti i centri del Network italiano.
Durante il 2021 ci siamo focalizzati sull’individuazione di nuove terapie per curare una malattia che oggi ha ancora basse percentuali di sopravvivenza.
Gli studi ci hanno permesso da un lato di scoprire nuovi bersagli terapeutici, le cellule del sistema immunitario, che giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’aspettativa di vita dei pazienti.
Dall’altro ci hanno permesso di sviluppare nuovi modelli preclinici per capire come mai i pazienti affetti da questo tumore rispondono poco alle terapie finora disponibili.
Il tumore del pancreas, tra i più aggressivi, rappresenta una sfida. La nostra ricerca si concentra sulla comprensione del ruolo del microambiente circostante il tumore e del suo impatto sulla crescita del tumore. L'obiettivo è comprendere per individuare nuove terapie.
Nel 2020 abbiamo concluso uno studio che ha analizzato i dati di oltre 3.500 pazienti con tumore al colon che avevano già subito un intervento chirurgico.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che riducendo la durata della chemioterapia standard è possibile ridurre la tossicità dei farmaci senza influenzarne l’efficacia.
Attraverso modelli di organoidi, ovvero strutture di cellule che derivano da tumori umani, replichiamo la crescita del tumore per studiare con precisione i processi che possono ostacolarne lo sviluppo. Questo approccio ci consente di analizzare in dettaglio i meccanismi che contrastano la crescita di questo tumore.
Un intenso anno di studi di tipo preclinico ci ha permesso di dimostrare l’efficacia dell’acido retinoico - che cura una rara forma di leucemia acuta mieloide - nel trattamento del carcinoma mammario.
I nostri dati indicano che il 70% delle pazienti con tumore del seno ormonosensibile risponde in maniera significativa all’acido retinoico.
Questi dati sono alla base di uno studio clinico attualmente in corso.
Attraverso l’individuazione dei biomarcatori, ovvero spie di malattia, siamo in grado di distinguere tra pazienti con alta o bassa sopravvivenza. Questa strategia ci consentirà di personalizzare i trattamenti in base alle singole esigenze dei pazienti, migliorando così le prospettive di sopravvivenza.
Grazie ai risultati ottenuti nel 2022, abbiamo avviato uno studio clinico, TRABEPIO, per convalidare una nuova terapia antitumorale. La combinazione di trabectedina, un farmaco antitumorale, e pioglitazione, un farmaco antidiabetico, ci consente di trasformare le cellule tumorali della variante più aggressiva (a cellule rotonde) in un tessuto simile al grasso e meno pericoloso. Lo studio ha coinvolto attualmente quattro pazienti e i promettenti risultati ci spingono a continuare su questa strada.
Abbiamo supportato il Sistema Sanitario Nazionale e le Società Medico-Scientifiche Nazionali di Oncologia medica nella pubblicazione di 27 linee guida che coprono tematiche trasversali. Queste linee guida, ufficialmente riconosciute dal Ministero della Salute, costituiscono uno strumento essenziale a livello nazionale per orientare il lavoro dei medici, ottimizzando le indicazioni terapeutiche in base alle evidenze scientifiche disponibili.