Data prima pubblicazione
10/1/2023
January 4, 2023

Covid-19: a che punto siamo con la pandemia?

News
PRESS AREA
Indice

La pandemia di Covid sta attraversando un’altra fase delicata: ad esserne travolta ancora è la Cina, dove i contagi sono più di 1 milione al giorno. Al momento i passeggeri positivi in arrivo dall’Oriente sembrano essere tutti positivi alla variante Omicron. Per il momento, nessuna presenza della nuova Gryphon. Dotata dello stesso profilo genetico di Omicron BA.2, questa nuova variante desta maggiore preoccupazione perchè contiene una mutazione nella sequenza della proteina Spike (la famosa proteina responsabile dell’aggancio al recettore delle cellule infettate) che la rende capace di sfuggire sia agli anticorpi generati dalla vaccinazione che da quelli generati in seguito alla malattia. Gryphon pare si stia diffondendo molto velocemente in America, in Canada e sta pian piano arrivando anche in Europa.

Non è necessario allarmarsi, i milioni di contagi giornalieri cinesi derivano dalla strategia poco efficace adottata dal loro governo: la campagna vaccinale non è mai decollata, facendo sì che il virus continuasse a circolare senza ostacoli. “Zero Covid”, infatti, puntava tutto sull’isolamento. Una volta che è stata riaperta qualsiasi attività, i contagi son tornati ad aumentare velocemente. Errore inammissibile a quasi tre anni dall’inizio della pandemia.

Perché è importante controllare i passeggeri provenienti dalla Cina?

Testare i passeggeri provenienti dalla Cina attraverso tampone antigenico per SARS-CoV-2 serve a monitorare la diffusione di nuove varianti.

Con alcune centinaia di sequenziamenti, saremo in grado di sapere cosa sta arrivando dal Paese asiatico. Al momento pare che le varianti derivino tutte dalla famiglia di Omicron. Questo ci fa stare relativamente tranquilli: i vaccini attualmente disponibili, infatti, proteggono all’80% dalla malattia grave e, in percentuale minore, anche dall’infezione.

Se, invece, dovesse venire isolata una variante diversa da Omicron oppure dovesse iniziare a diffondersi Gryphon (Xbb o la sua sottovariante Xbb.1.5), sarebbe meglio rialzare la guardia: i primi dati relativi a queste varianti, infatti, mostrano un rischio di reinfezione più elevato. Per questo motivo i Centers for Disease Control and Prevention americani hanno chiesto alle compagnie aeree di imbarcare solo passeggeri con un tampone negativo, effettuato entro le 48 ore precedenti al volo. Una strategia semplice e immediata da seguire subito.

Covid-19: qual è a situazione in Italia?

In Italia godiamo di un’immunità diffusa: il 90% della popolazione sopra i 12 anni ha, infatti, completato il ciclo vaccinale. L’immunità più efficace ormai è risaputo essere quella data da infezione e vaccino, immunità ibrida. Inoltre, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, chi non è vaccinato o non ha contratto di recente l’infezione corre un rischio di 80 volte superiore di ammalarsi di una forma severa di malattia. Per questo motivo, è necessario che tutta la popolazione, a partire dagli over 60, si sottoponga dapprima alla quarta dose e poi anche alla quinta, dopo 120 giorni. Il sistema immunitario, infatti, così come tutto il resto del corpo, va incontro ad invecchiamento: questo vuol dire che la risposta immunitaria ai virus dura di meno e, quindi, nel caso specifico del Covid la quarta e quinta dose sono fondamentali per gli anziani. Dati preliminari derivanti da pazienti immunodepressi, sottoposti a trapianto, hanno dimostrato che la quinta dose è capace di stimolare una buona risposta immunitaria come nelle persone sane dopo le prime tre dosi. Per questo, la stessa strategia verrà proposta anche agli over 80. Per i richiami, tutti i vaccini a mRNA vanno bene: se liberi di scegliere, meglio preferire il vaccino bivalente contro Omicron BA.4 e 5. Inoltre, è molto importante eseguire anche la vaccinazione antinfluenzale.

Oggi, le Società di Pediatria più importanti raccomandano la vaccinazione anche nei bambini dai 6 mesi in su, sia anti Covid che antinfluenzale. Gli adolescenti, invece, per il momento possono aspettare a fare la quarta dose.

Giuseppe Remuzzi - Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Editing Raffaella Gatta - Content Editor

Tag relativi all’articolo

Pagina Inglese