Il Centro di Ricerche Cliniche per le malattie rare "Aldo e Cele Daccò" - situato a Ranica, in provincia di Bergamo - è nato nel 1992 con l’intento di promuovere la ricerca clinica indipendente. All'inizio della propria attività offriva soprattutto informazioni per i pazienti affetti da malattie rare che soffrivano della scarsità di notizie e di cultura medica. Sapere di più della propria condizione è, infatti, l'esigenza più urgente per chi è affetto da una malattia rara.
Nel corso degli anni, pur continuando a svolgere questa attività di servizio, il Centro Daccò si è sempre più configurato come struttura sanitaria dedicata alla conduzione e al coordinamento di studi clinici nel settore delle malattie rare e delle malattie renali. Parallelamente è aumentata l'importanza dell'attività istituzionale del Centro, che si è concretizzata nelle collaborazioni con ministero, assessorati regionali, aziende sanitarie locali e operatori sanitari, contribuendo a dare forma alla politica sanitaria in Italia e in Europa.
Dal Dicembre 2001 è stato riconosciuto come Centro di Coordinamento della Rete regionale malattie rare della Lombardia (DGR N° VII/7328 del 11/12/2001).
Oggi l’impegno si concretizza grazie a progetti multidisciplinari che spaziano dalla ricerca di base alla ricerca clinica e a quella epidemiologica, insieme ad attività di divulgazione e formazione.
Il Centro rappresenta un esempio unico di struttura in grado di accogliere e sviluppare nello stesso luogo tutte le fasi del percorso di un progetto di ricerca. Medici, infermieri, biologi, farmacologi, bioingegneri, tecnici di laboratorio, esperti di statistica, informatica ed economia sanitaria, lavorano in stretta collaborazione per valutare lo stato di salute dell’ammalato, raccogliere i dati degli studi e rielaborarli al fine di determinare l'efficacia di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche.
Negli anni sono stati disegnati e condotti studi clinici farmacologici per lo studio di nuovi trattamenti per le malattie legate alle alterazioni del sistema del complemento rilevante non solo per individuare cure risolutive per alcune malattie rare ma anche per malattie più comuni.
Sono inoltre oggetto di studi la nefropatia diabetica, le malattie renali croniche proteinuriche diabetiche e non diabetiche, le microangiopatie trombotiche, le malattie renali non-proteinuriche con particolare riferimento al rene policistico. Alcuni studi sono inoltre rivolti ad approfondire tematiche relative alla minimizzazione della terapia immunosoppressiva nel trapianto di rene e alla induzione di tolleranza immunologica all’organo trapiantato mediante terapia con cellule mesenchimali stromali.
Nel marzo 2009 il Centro Daccò è stato accreditato dalla Regione Lombardia e da allora svolge attività di diagnostica nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per alcune malattie rare.
Un fondamentale sostegno alle attività di ricerca del Centro deriva dal supporto della Fondazione ARMR (Aiuti alla Ricerca sulle Malattie Rare), che dal 1993 è al fianco del Mario Negri. I fondi raccolti ogni anno sono destinati a istituire borse di studio annuali da assegnare a ricercatori, sia italiani che stranieri.
Il centro promuove la ricerca clinica indipendente e studia farmaci a favore dei pazienti affetti da malattie rare, che comprendono patologie molto eterogenee e coinvolgono tutte le aree di interesse medico. L’impegno si concretizza grazie a progetti multidisciplinari che spaziano dalla ricerca clinica di base a quella epidemiologica oltre ad attività di divulgazione e formazione.
Il Centro, in presenza di coorti adeguate di pazienti, realizza trial clinici per testare l’efficacia di nuovi approcci terapeutici, sia direttamente - coinvolgendo pazienti accolti nella sede di Ranica - sia svolgendo un ruolo di coordinamento per studi multicentrici nazionali e internazionali
Il laboratorio di Genetica del Centro è impegnato in progetti multidisciplinari di ricerca per identificare le cause genetiche di diverse malattie rare e caratterizzarne le conseguenze a livello molecolare e cellulare. Gli obiettivi sono ampliare la comprensione dei meccanismi patogenetici, migliorare la diagnosi e individuare terapie mirate.
Importanti risultati sono stati raggiunti nel campo di alcune malattie rare causate da un’anomala attivazione del sistema del complemento, una parte del sistema immunitario che è fondamentale nella difesa dalle infezioni, ma che a causa di alterazioni genetiche complesse attacca i tessuti dell’organismo causando deterioramento funzionale. Un'approfondita valutazione dei fattori genetici e biochimici alla base della malattia, è indispensabile per orientare ciascun malato verso una terapia personalizzata con il farmaco che agisce nel punto preciso della cascata del complemento dove è localizzata la sua specifica anomalia.
Nel corso degli anni l'accrescersi della banca dati contenente notizie relative a numerose malattie rare, è andata configurandosi come un vero e proprio patrimonio di dati che si è poi arrichita anche della disponibilità di campioni biologici.
Questa importante e ricca banca dati ha reso possibile sviluppare diversi Registri di patologia utili per rispondere a quesiti complessi.
Oggi il centro di Ranica dispone di diverse biobanche, attualmente strutturate in un Centro di Risorse Biologiche (CRB), prezioso per supportare la ricerca con l'obiettivo di sviluppare nuovi approcci terapeutici.
Il centro, in continuità con l’attività svolta sin dalla sua nascita, mette a disposizione un servizio di informazione rivolto ai pazienti, ai loro familiari e agli operatori sanitari offrendo un servizio di documentazione e cultura su tutti i problemi relativi alle malattie rare e favorisce l’incontro fra pazienti affetti dalla stessa malattia.
Dal 2010 il Centro esegue indagini genetiche e biochimiche per alcune malattie rare, in convenzione con il SSN.
L'attività di ricerca del Centro riguarda non solo le malattie rare, ma anche le patologie renali croniche le complicanze del diabete e il trapianto d'organo. Per questo sono state rafforzate competenze diagnostiche di livello avanzato in alcune aree come la caratterizzazione di microangiopatie trombotiche, di malattie renali rare con particolare riferimento a malattie cistiche ereditarie, malattie glomerulari e forme sindromiche con coinvolgimento del tratto urinario, giungendo alla identificazione di nuovi geni malattia, al chiarimento di meccanismi patogenetici e allo studio di potenziali trattamenti.
Dal 2001 il Centro Daccò, in seguito al riconoscimento di Centro di Coordinamento della Rete Regionale Malattie Rare della Lombardia, ha arricchito la propria attività con nuove e importanti funzioni, come: