Impegnato a studiare i meccanismi alla base del processo di metastatizzazione dei tumori, il laboratorio studia le alterazioni molecolari, metaboliche e funzionali indotte dalla terapia farmacologica sulla cellula e sul microambiente tumorale e le conseguenze sulla crescita e metastatizzazione.
Il laboratorio è da sempre dedicato alla generazione di modelli preclinici metastatici derivati dal tumore dei pazienti (PDX), per lo studio di nuove strategie terapeutiche da sviluppare nella pratica clinica.
Un particolare interesse sono le combinazione con inibitori dell’angiogenesi (farmaci che agiscono sulla vascolarizzazione dei tumori) e/o nuovi farmaci capaci di danneggiare selettivamente processi cellulari.
Adenocarcinoma ovarico e pancreatico: modelli preclinici per lo studio di nuove terapie
Il primo passo verso lo sviluppo di terapie più efficaci per i pazienti è dimostrare la loro attività “antitumorale” in ambito preclinico. La nostra ricerca prevede la messa a punto di modelli sperimentali che riproducano la complessità della patologia neoplastica dal punto divista istopatologico, molecolare e farmacologico : questo è particolarmente importante perché i risultati della nostra ricerca possano essere trasferiti alla clinica (vedi Lab. Metodologia per la Ricerca Clinica). Per esempio, il carcinoma pancreatico (PDA) trapiantato nel pancreas del topo offre un modello di malattia per studiare la reazione del microambiente tumorale (vedi Lab. Microambiente Tumorale). Nel caso del carcinoma ovarico (OC) si ricreano le modalità di evoluzione della neoplasia tipica delle pazienti, con disseminazione e metastatizzazione delle cellule tumorali negli organi addominali, per ottimizzare modalità terapeutiche capaci di contrastare la progressione della malattia.
Inibitori dell’angiogenesi in combinazione con nuove terapie in uso nella pratica clinica
Trattare il carcinoma ovarico (OC) con una combinazione di farmaci bersaglio specifico, quali gli inibitori della poli-ADP-ribosilazione (PARPi) e gli inibitori dell’angiogenesi (AI), due classi di farmaci emergenti, ha l’obiettivo di ridurre gli effetti indesiderati e la resistenza alla terapia convenzionale. Noi studiamo olaparib (PARPi) in associazione a cediranib (AI), su modelli di carcinoma ovarico con caratteristiche mutazionali differenti e diverso grado di sensibilità alla chemioterapia , seguendo schemi e modalità, riproducibili negli studi clinici.
Inibitori dei meccanismi di “riconoscimento e riparo” dei danni al DNA in studi preclinici
Interferire con i meccanismi di riparo del DNA porta alla morte della cellula tumore. La nostra ricerca utilizza piattaforme di modelli tumorali, in vivo, per studiare l’attività di nuovi composti farmacologici che inibiscono i meccanismi di “riconoscimento e riparo” dei danni al DNA. In particolare se ne vuole studiare l’efficacia in combinazione con i farmaci in uso nella pratica clinica, per individuare le combinazioni con miglior indice terapeutico.
Studio dei cambiamenti metabolici indotti dalla terapia e associati alla progressione tumorale
Nonostante l’indiscutibile beneficio degli inibitori dell’angiogenesi somministrati in associazione alla chemioterapia, le pazienti con carcinoma ovarico sono soggette alla ricomparsa della malattia (recidiva). Studiamo come la malignità dei tumori e la resistenza alla terapia è legata a modificazioni del metabolismo cellulare. Questa ricerca ci fornisce le basi per formulare modalità di intervento terapeutico capaci di contrastare il decorso della malattia (farmaci che hanno come bersaglio il metabolismo energetico delle cellule tumorali).
Sperimentazione di farmaci che agiscono sul metabolismo dei tumori
Scopo della ricerca è valutare l’attività antitumorale di composti che ostacolano la respirazione cellulare, un processo metabolico da cui molti tumori dipendono come fonte di energia e probabilmente associato alla malignità del tumore. Un parte sostanziale dello studio riguarda l’identificazione di bio-marcatori correlati alla risposta terapeutica che permetteranno di identificare i pazienti che più potrebbero beneficiare di tali trattamenti.
Ruolo del microambiente tumorale nella metastatizzazione dei tumori
L’interazione della cellula tumorale con il microambiente gioca un ruolo fondamentale nella malignità del tumore. Studiamo come perturbazioni della risposta dell’ospite e, in generale, del microambiente in seguito a trattamenti farmacologici influenzano la metastatizzazione del tumore e l’insorgenza della resistenza ai trattamenti, nella ricerca di strategie terapeutiche più efficaci.
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation.