ultimo aggiornamento:
June 14, 2019

Anziani e farmaci: poche regole per un corretto impiego

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Ad oggi, purtroppo, non esistono farmaci o “cure alternative” in grado di curare o ritardare l’invecchiamento. Fortunatamente, però, essere anziani non significa necessariamente avere bisogno di farmaci. E’ pur vero che spesso con l’età aumentano i problemi di salute e nuovi malanni possono sommarsi ad altri. Accade così che gli anziani inizino a consumare più farmaci contemporaneamente.

 

Di seguito sono elencati alcuni aspetti affrontati a proposito di questo argomento:

  • Cosa significa invecchiare?
  • Anziani e farmaci: in medio stat virtus!
  • Farmaci e risposta nell’anziano
  • Effetti collaterali e interazioni tra farmaci
  • Cosa fare in caso di assunzione di un nuovo farmaco?
  • Anziani e farmaci: decalogo per un corretto uso

 

Cosa significa invecchiare?

L’invecchiamento è un’ inevitabile tappa della vita che, se vissuta con lo spirito giusto e la consapevolezza dei limiti e dei cambiamenti a cui l’organismo va incontro, può dare le stesse soddisfazioni delle età trascorse.

Oggi, la parola invecchiamento è spesso usata in maniera impropria come sinonimo di malattia. L’espressione “sto diventando anziano” spesso pronunciata man mano che l’età avanza è un modo piuttosto approssimativo di definire il decadimento di un organismo. L’età unisce tutti gli eventi e i processi biologici legati all’invecchiamento, alle malattie, alla disabilità, agli avvenimenti sociali, al livello d’istruzione e allo stile di vita che ognuno di noi sceglie.

L’invecchiamento è un processo naturale che può essere distinto in tre diverse tipologie:

  1. l’invecchiamento “normale”, il più comune, il cui inizio è generalmente legato all’età del pensionamento, che, però, in assenza di malattie importanti consente una vita sociale piena e soddisfacente fino a 75-80 anni, ed oltre
  2. l’invecchiamento “patologico”, segnato da malattie croniche e spesso multiple, che possono limitare in maniera importante la vita e le attività di una persona
  3. l’invecchiamento “di successo”, caratterizzato da un sano stile di vita, sia socialmente sia, a volte,anche lavorativamente, che si protrae fino ad una età molto avanzata vicina ai limiti della durata biologica

Sono svariati i fattori che possono influenzare le tipologie d’invecchiamento:

  • il patrimonio genetico
  • le abitudinidi vita
  • il livello culturale ed economico
  • la presenza di una buona rete di relazioni familiari e sociali e, non ultimo, un po’ di buona sorte. La povertà, ad esempio, è senza dubbio una delle cause maggiori di cattiva salute

 

Anziani e farmaci: in medio stat virtus!

Come già detto, succede spesso che con l’avanzare dell’età si inizi a consumare più farmaci contemporaneamente.

I farmaci attualmente a disposizione sono in grado di curare alcune malattie (antibiotici), lenirne i sintomi (antidolorifici), o prevenirne le complicazioni (farmaci per le malattie cardiovascolari).

In alcuni casi, però, possono essere i farmaci stessi a causare patologie, in realtà i loro effetti collaterali: questa condizione diventa tanto più probabile quanto più un individuo è “fragile” e quanti più sono i farmaci che si è costretti a prendere.

Per questo motivo è molto importante che gli anziani imparino ad attribuire il giusto ruolo ai farmaci, evitando di fare subito ricorso ad una medicina anche per un piccolo problema, diventando cosi farmacodipendenti. Capita, infatti, che ad esempio pillole per intestini pigri o gocce per dormire meglio vengano prese con molta leggerezza. Così come poi è anche facile imbattersi in anziani “contrari ai farmaci”. Questi ultimi si auto riducono le dosi, soprattutto quando la malattia non dà sintomi, “perché le medicine fanno sempre più male che bene!”.

In medio stat virtus. Quindi, è bene adottare un atteggiamento critico verso un uso esasperato ed eccessivo dei farmaci così come verso un uso corretto dei soli farmaci veramente necessari.

 

Farmaci e risposta nell’anziano

In tutti gli organismi, il farmaco è efficace e funzionante quando raggiunge il proprio bersaglio. Le vie di somministrazione sono diverse:

  • per os (pastiglie o compresse)
  • per iv o intramuscolari
  • per somministrazione topica (pomate o cerotti)
  • per somministrazione rettale (supposte)
  • per via inalatoria, etc.

Una volta introdotto nell’organismo, il destino di un farmaco è scandito da diverse fasi prima di raggiungere il suo sito d’azione.

ADME è l’acronimo di Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Eliminazione, ovvero le diverse fasi che descrivono la vita di un normale farmaco nell’organismo.

Spesso nell’anziano tutte queste fasi possono subire modificazioni, andando ad influenzare poi gli effetti desiderati e indesiderati di un certo farmaco.

In particolare complicanze a carico dell’apparato gastrointestinale, del fegato e dei reni sono le principali responsabili di un ridotto assorbimento e di una più lenta eliminazione dei farmaci. Un ridotto assorbimento può comportare un intervallo di tempo più lungo prima che un farmaco dia l’effetto atteso, mentre un ridotto metabolismo e una ridotta eliminazione possono aumentare il rischio di effetti indesiderati.  

Inoltre, l’anziano risulta più sensibile rispetto ad individui giovani nei confronti di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. La ragione è che la barriera ematoencefalica diventa molto più permeabile, a scapito quindi dei recettori cerebrali.

 

Effetti collaterali e interazioni tra farmaci

Nessun tipo di sostanza, che sia farmacologica o derivato da erbe si può dire innocua. Tutto può provocare degli effetti collaterali. Negli anziani i cosiddetti “side effects” si presentano molto più spesso che nei giovani e negli adulti.  

Nel caso specifico di un farmaco, tra gli effetti indesiderati si possono distinguere:

  • quelli correlati alla dose, più facili da prevedere e prevenire (come, ad esempio, l’eccessivo abbassamento della pressione arteriosa in corso di terapia con anti-ipertensivi)
  • quelli non correlati alla dose, più difficili da prevedere e da prevenire (come, ad esempio, le miopatie da farmaci contro il colesterolo e le allergie o le reazioni cutanee ad alcuni antibiotici).

Tra i fattori che aumentano il rischio di effetti indesiderati è bene ricordare:

  • la dose di farmaco assunta (più è alta, più alto è il rischio): per ogni età c’è una dose raccomandata. Spesso le dosi raccomandate per i giovani o gli adulti, infatti, non sono indicate per un paziente anziano
  • il numero di farmaci assunti: più farmaci si assumono, più è alta la probabilità di avere effetti collaterali. Tra questi vanno considerate anche le cosiddette “medicine alternative”. Queste ultime, a differenza di quanto si crede, possono interagire con i farmaci di uso comune e provocare anche effetti collaterali piuttosto gravi
  • le interazioni tra farmaci, problema molto diffuso nell’anziano ma spesso sottovalutato, se non addirittura ignorato. Prima di assumere un nuovo farmaco, anche se da banco, è bene mettere al corrente il medico o il farmacista di tutti i farmaci, convenzionali e non, che si stanno assumendo.

 

Cosa fare in caso di assunzione di un nuovo farmaco?

Nel caso sia necessario iniziare una nuova terapia, è buona regola chiedere al medico o al farmacista quali sono gli eventuali effetti collaterali cui bisogna porre maggiore attenzione. In particolare:

  1. Istruzioni sull’uso: quando, come, quanto e per quanto tempo prenderlo,e come comportarsi in caso di errori nel dosaggio
  2. Effetti del farmaco: come funziona e cosa può succedere se non lo si prende
  3. Precauzioni: il farmaco può influenzare attività quotidiane, come ad esempio la capacità di guida
  4. Effetti indesiderati: che tipo di effetti indesiderati possono verificarsi, come riconoscerli, per quanto possono persistere e cosa fare se compaiono
  5. Interazioni: quali medicine, bevande e/o alimenti è bene evitare
  6. Visite di controllo: ogni quanto prevedere controlli, quali esami effettuare per verificare l’efficacia e i rischi connessi all’uso del nuovo farmaco.
In caso di comparsa di un effetto indesiderato, è bene riferirlo immediatamente a personale specializzato.

Quest’ultimo dopo aver comunicato cosa fare al paziente, dovrà segnalare l’accaduto attraverso un’apposita scheda al servizio di farmacovigilanza della ASL, che poi lo trasmetterà al Ministero della Salute. Questa segnalazione, oltre ad un dovere di legge, è un atto che può contribuire a migliorare le conoscenze su un dato farmaco.

  

Anziani e farmaci: decalogo per un corretto uso

In generale, deve valere la regola che, se l’assunzione di un farmaco può contribuire a raggiungere uno stato di benessere e di miglioramento dello stato di salute, allora vale la pena assumerlo; se, però, può essere il farmaco stesso fonte di problemi, allora è opportuno astenersi dall’assumerlo.

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L’invecchiamento tende a far comparire maggiori problemi riguardo all’assunzione di farmaci. E’ per questo che andrebbe rispettato questo semplice decalogo.

  1. Non sempre alla comparsa di un disturbo di salute è necessario ricorrere a un farmaco
  2. Anche se è più semplice assumere una pillola, molti sintomi o malattie sono causati da cattive abitudini di vita che è necessario modificare
  3. Quando si deve assumere un farmaco, è bene seguire attentamente quando, quanto, come e per quanto tempo prenderlo, come consigliato dal proprio medico
  4. Spesso un farmaco può provocare effetti indesiderati, oltre che apportare giovamento
  5. Evitare farmaci convenzionali e non, che promettono “miracoli” ( “elisir di giovinezza” )
  6. Limitare il numero di farmaci da assumere, per evitare il rischio di interazioni e di effetti indesiderati
  7. Assumere con criterio anche semplici farmaci da banco: questi, anche se venduti senza l’obbligo della ricetta del medico, sono sempre farmaci
  8. Evitare di accumulare troppi farmaci in casa, e cioè disporne sempre da assumere in caso di emergenza, controllando però con attenzione la relativa data di scadenza
  9. Diffidare delle pubblicità ed evitare i consigli di vicini, amici, parenti o peggio di giornali e riviste; per ogni problema di salute è sempre meglio consultare il medico o il farmacista di fiducia
  10. Quando si diventa anziani tutti i problemi legati all’uso dei farmaci, in genere, aumentano, quindi porre maggiore attenzione.

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