ultimo aggiornamento:
June 14, 2022

Verso la prevenzione digitale: arruolato il primo partecipante allo studio CV-PREVITAL

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Per la prima volta in Italia un grande progetto della Rete Cardiologica utilizza uno strumento digitale, una APP, per cercare di modificare fattori di rischio e stili di vita “non virtuosi” e di aumentare gli anni di “vita in salute”.

Milano, 14 giugno 2022 - Con l’arruolamento del primo partecipante, prende ufficialmente il via “CV-PREVITAL. Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana”, progetto nazionale frutto della collaborazione di 14 IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica, circa 200 medici di Medicina generale del consorzio Co.S, e 200 farmacie associate alle articolazioni territoriali di Federfarma Lombardia.

È il primo studio in Italia a cercare di dimostrare scientificamente, su un campione molto vasto di popolazione (80 mila partecipanti over 45 – che non abbiano mai subito un evento cardio o cerebrovascolare, possiedano uno smartphone e abbiano una certa dimestichezza con le APP), l’efficacia di un sistema digitale per la prevenzione cardiovascolare, vale a dire se sia davvero possibile migliorare la prevenzione con una APP per smartphone.

La APP è stata disegnata in modo da consentire il monitoraggio, l’educazione e la gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare convenzionali ed emergenti e degli stili di vita scorretti, fornendo consigli e indicazioni, fungendo da diario e promemoria per l’utente (per registrare pressione arteriosa, frequenza cardiaca, calcolo dell’indice di massa corporea, glicemia…). Con una sezione basata sul gioco, per coinvolgere maggiormente i partecipanti allo studio.

Nel giro di 9 mesi sarà completato il reclutamento degli 80.000 partecipanti – afferma il Prof. Gianfranco Parati, Direttore scientifico IRCCS Auxologico, e ricercatore principale dello studio insieme al Prof. Giulio Pompilio Direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino – e poi, nel giro di un anno, ci aspettiamo di vedere come e se tecnologie digitali come la APP del progetto, possano davvero migliorare le condizioni di rischio cardiovascolari delle persone. Siamo aperti a tutto, perché CV-PREVITAL è un progetto scientifico. Ma ci auguriamo di trovare delle soluzioni che poi si traducano in una proposta positiva di miglioramento”.

L’intero progetto – sostenuto dal Ministero della Salute, segnalato per la sua rilevanza all’interno del PNRS 2020-2022 e approvato nel novembre 2019 – è una macchina complessa che può funzionare solo grazie al fatto che gli IRCCS che vi partecipano sono realmente in rete tra loro e i ricercatori lavorano insieme con protocolli e standard operativi identici. Nessuno degli Istituti, da solo, sarebbe stato in grado di raggiungere una simile numerosità di partecipanti, indispensabile per garantire il peso statistico necessario alla scientificità dello studio. In parole semplici, senza la Rete Cardiologica non vi sarebbe il progetto CV-PREVITAL.

COME FUNZIONA IL PROGETTO CV-PREVITAL

Il progetto “CV-PREVITAL, Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana” nasce per sviluppare e validare scientificamente, per la prima volta in Italia, un modello di prevenzione primaria basato sull’impiego di tecnologie digitali. In pratica, i ricercatori del progetto CV-PREVITAL cercheranno di capire se è possibile migliorare la prevenzione cardiovascolare con uno strumento digitale (una APP per smartphone), che “prenda per mano” le persone che la utilizzeranno nel loro percorso di prevenzione fornendo loro consigli e indicazioni non soltanto sui fattori di rischio convenzionali (ipertensione, ipercolesterolemia, glicemia, ecc...), ma anche, e soprattutto, sui cosiddetti fattori di rischio emergenti, come le caratteristiche psico-comportamentali della persona o le alterazioni del sonno.

La app, inoltre, potrà fungere da diario e promemoria per l’utente.  A un anno di distanza, i ricercatori verificheranno se e come saranno cambiati i fattori di rischio che il partecipante aveva all’inizio dello studio, vale a dire se l’intervento ha permesso di modificare effettivamente i livelli di colesterolo e della glicemia, i livelli di pressione arteriosa, le alterazioni del sonno, l'ansia e così via.

Per coinvolgere maggiormente i partecipanti allo studio, la APP contiene anche una sezione basata sul gioco: con comportamenti “virtuosi” in termini di prevenzione cardiovascolare, l’utente potrà raccogliere un tesoretto di “punti conoscenza”, da condividere con la community CV-PREVITAL. Naturalmente, la riservatezza e la privacy sono garantite: tutti i dati raccolti all’ingresso (una serie di questionari e un piccolo set di esami) e i dati raccolti dalla APP, in modo criptato confluiranno nella banca dati della Rete Cardiologica senza che vi sia possibilità di risalire al nome del partecipante. E la piattaforma dati della Rete è protetta seguendo tutti gli standard di protezione conformi con la normativa europea per i dati sensibili.

CV-PREVITAL: UNA “MACCHINA” A DISPOSIZIONE DELLA RICERCA DEGLI IRCCS

Il progetto CV-PREVITAL di prevenzione primaria cardiovascolare di Rete Cardiologica, per il quale è partito l’arruolamento dei primi partecipanti, oltre a essere uno studio senza prevedenti per l’Italia, comporta anche numerosi vantaggi “collaterali”, primo fra tutti quello di mostrare la ragion d’essere di un network di ricerca in ambito cardiovascolare – la cui  personalità giuridica è stata riconosciuta di recente –  nato proprio per favorire la cooperazione tra gli IRCCS. Per gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, infatti, un primo, importantissimo, vantaggio di essere parte di una rete come Rete Cardiologica consiste nel fatto che nessuno degli Istituti partecipanti al progetto sarebbe stato in grado di raggiungere una simile numerosità, che però è indispensabile per garantire il peso statistico necessario alla scientificità dello studio. La potentissima infrastruttura dati e organizzativa creata tra i vari IRCSS dalla Rete per il progetto CV-PREVITAL, potrà essere utilizzata anche per progetti futuri. E c’è di più: una volta concluso il progetto CV-PREVITAL, la struttura di relazioni messa in opera con il progetto consentirà agli IRCCS di interagire direttamente con i medici di Medicina generale e con le farmacie del territorio per realizzare nuovi progetti di studio e di ricerca per la salute, la prevenzione e la cura di tutti gli italiani. Lo conferma, tra l’altro, anche il Presidente del Consorzio Sanità Co.S., Dr. Antonio Di Malta, secondo il quale il progetto CV-PREVITAL potrà rappresentare per la Medicina generale, in ginocchio per la pandemia, un fattore potente di riorganizzazione, in relazione a progetti di prevenzione primaria e secondaria, ad attività di telemedicina, con forte motivazione per tutto il  personale. Questa raccolta dati inoltre sarà preziosa per monitorare l’impatto sulla salute dei cittadini di nuovi interventi di prevenzione. 

Il progetto CV-PREVITAL costituisce, quindi, uno strumento generale che potrà fungere da incubatore di ricerca per i singoli IRCCS partecipanti alla Rete, anche facilitando la loro collaborazione con la medicina generale del territorio. Un valore aggiunto importantissimo, che giustifica il finanziamento di dieci milioni di euro stanziato dal Ministero della Salute.

La governance del progetto CV-PREVITAL è un progetto di Rete Cardiologica (Presidente Dr. Lorenzo Menicanti, Direttore Scientifico del Policlinico San Donato). I principal investigator dello studio sono il Prof. Gianfranco Parati, Direttore Scientifico Istituto Auxologico Italiano e il Prof. Giulio Pompilio, Direttore Scientifico Centro Cardiologico Monzino, affiancati, come co-principal investigators, dal Prof. Damiano Baldassarre, Responsabile Area prevenzione del Monzino, e dalla Prof.ssa Licia Iacoviello, Responsabile Laboratorio di Epidemiologia Genetica e Ambientale IRCCS Neuromed.

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